Le migliori tecniche
per la potatura della vite

Ci sono molte tecniche di potatura della vite.

Dalla classica potatura della vite a Guyot al cordone speronato, fino all’innovativa tecnica messa a punto da Agriarte: in questo articolo faremo una panoramica di quali sono le diverse tecniche, le differenze tra una e l’altra e come scegliere la migliore soluzione per il proprio vigneto.

Potatura della vite a Guyot

 

La potatura della vite a Guyot è una tecnica classica, che prende il nome dall’omonimo viticoltore e fisico francese che nella seconda metà dell’Ottocento la mise a punto. Per l’epoca, si trattava di un approccio decisamente innovativo.

Il sistema di allevamento a Guyot è particolarmente adatto alle zone di collina, dove ci sono scarse precipitazioni e la pianta di vite non si sviluppa molto. In Italia è una delle tecniche più diffuse perché permette di ottenere uve di ottima qualità con la maggior parte dei vitigni.

La potatura della vite a Guyot richiede alcuni passaggi fondamentali.

 

  • Il tralcio di due anni che ha prodotto l’uva nella stagione precedente viene completamente eliminato.
  • Per la produzione dell’anno corrente, viene selezionato un tralcio che verrà legato al filo di banchina.
  • Viene selezionato anche un tralcio da speronare, per assicurare il rinnovamento della pianta.

In questa tecnica risulta fondamentale lasciare più in basso nel tronco uno sperone con alcune gemme, il cui tralcio sarà un nuovo capo a frutto l’anno successivo. Si possono lasciare anche due capi a frutto (guyot doppio), posti in direzioni opposte (guyot doppio bilaterale) o ad altezze diverse (guyot doppio sovrapposto).

Si tratta quindi di una forma di allevamento che richiede una serie di accorgimenti affinché la crescita della pianta sia armoniosa e produttiva.

Potatura della vite a cordone speronato

 

L’alternativa più diffusa al sistema di potatura della vite a Guyot è sicuramente la tecnica del cordone speronato. Si tratta di una forma di allevamento della vite molto diffusa, adatta alle zone di collina dove la fertilità delle gemme è medio-alta. 

La potatura della vite a cordone speronato deve essere applicata fin da quando la vite produce il primo tralcio sufficientemente lungo. Il tralcio viene disteso sopra il filo di sostegno e legato in diversi punti, in modo che la lunghezza del tralcio sia pari alla distanza tra una pianta e l’altra: così, lungo il filare apparirà un unico cordone.

Ogni tralcio presenta un certo numero di gemme, distanti circa 10 cm l’una dall’altra: da ogni gemma, in primavera crescono nuovi tralci che produrranno uva. L’anno successivo, dunque, il cordone sarà più consistente e la nuova potatura consisterà semplicemente nel tagliare i tralci sopra la seconda o terza fila di gemme.

Le legature fanno sì che la vite abbia una crescita orizzontale, parallela al suolo: per ottenere questo risultato, al tralcio vengono lasciati dai 3 ai 5 speroni consecutivi, alla giusta distanza l’uno dall’altro (mediamente 3 gemme), per garantire che almeno una delle gemme sopravviva ad eventuali gelate.

Differenza tra le due tecniche

 La tecnica di potatura della vite a Guyot e quella a cordone speronato, presentano dunque delle differenze.

  • Il metodo Guyot garantisce un più lento invecchiamento della pianta e una maggiore resa, ma al tempo stesso richiede maggiore cura e manutenzione, specialmente per quello che riguarda le legature.
  • Il metodo di potatura a cordone speronato è sicuramente più semplice, gestibile ed economico, anche se non garantisce gli stessi risultati in termini di produttività.

La scelta di un metodo piuttosto che un altro dipende essenzialmente da parametri ambientali, geografici e vegetali. Agriarte ha messo a punto un sistema di potatura della vite innovativo, che presenta una serie di vantaggi.

Metodo Agriarte per la potatura della vite a Guyot

 

Il metodo Agriarte è una particolare variante della potatura della vite a Guyot che massimizza la resa e riduce i costi.

Abbiamo visto che il sistema a Guyot garantisce una produttività maggiore ma ha anche degli svantaggi. Infatti, gli operai sono costretti a lavorare in ginocchio, con notevole fatica e difficoltà nell’operazione di potatura; senza considerare che i costi della potatura della vite a Guyot sono molto alti.

Agriarte ha così sviluppato una tecnica innovativa che rende il lavoro degli operatori più facile e riduce i costi aziendali.

Ecco alcuni dei vantaggi della tecnica di potatura della vite a Guyot da noi messa a punto

  • La ramificazione cresce in modo controllato, nel rispetto della fisiologia della vite.
  • Il vigneto cresce in modo omogeneo e uniforme, permettendo così di lavorare in modo sistematico.
  • Le piante crescono in modo da non richiedere che gli operatori debbano lavorare in ginocchio.
  • Le operazioni sottofila sono del tutto meccanizzate, semplificando così il lavoro degli operatori.

Il metodo Agriarte, se applicato correttamente, permette di risparmiare circa il 30% dei costi tendenzialmente previsti dal sistema di potatura della vite a Guyot, mantenendo però la stessa produttività. In un’unica tecnica avrai così il vantaggio economico del sistema a cordone speronato e il vantaggio produttivo del Guyot!

Chiedi informazioni Il metodo Agriarte è stato messo a punto dopo molti anni di studi e applicazioni pratiche nel settore, che ci hanno permesso di ottenere finalmente eccellenti risultati in termini economici e produttivi. Oggi lavoriamo con alcune delle più rinomate aziende vinicole toscane. Se vuoi saperne di più sul metodo Agriarte o richiedere un preventivo, contattaci.